Arkéa-Samsic, Nairo Quintana fiducioso dopo l’udienza per il caso-Tramadol: “Confido nel Tas e nel regolamento”
Si è svolta nei termini previsti l’udienza presso il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna (Svizzera) relativa alla controversia fra Nairo Quintana e l’Unione Ciclistica Internazionale. L’UCI ha infatti sanzionato il corridore dell’Arkéa-Samsic con la cancellazione dei risultati ottenuti al Tour de France 2022 per via dell’utilizzo, secondo l’accusa, dell’antidolorifico Tramadol. Il colombiano ha da subito contestato il provvedimento, ma la situazione in essere ha portato al mancato rinnovo del contratto (che era in pratica già stato formalizzato) con l’Arkéa-Samsic, squadra che peraltro salirà di categoria nel 2023, diventando World Tour, anche grazie ai punti ottenuti da Quintana nelle ultime stagioni.
“Ho presentato la mia difesa di fronte al Tas – le parole di Quintana in un video pubblicato dalla testata colombiana Mundo Ciclistico – Sono stati ascoltati i miei avvocati e quelli dell’UCI e il Tas si esprimerà nelle prossime settimane. Io ho fiducia nel Tribunale e nelle regole”.
Secondo quel che riporta El Tiempo, la difesa del colombiano verte sul fatto che, nel caso del Tramadol, non si tratta di analisi obbligatorie, ma suggerite. Inoltre, la parte di Quintana, 32 anni, sesto nella classifica generale del Tour 2022 prima della sanzione, ha espresso riserve sul fatto che le analisi siano state condotte al laboratorio dell’Università di Ginevra, non riconosciuto dall’Agenzia Mondiale dell’Antidoping, e non a quello di Losanna, che figura invece nelle strutture approvate dall’Ama.
Il Tramadol a oggi non figura fra le sostanze vietate dall’Ama – lo sarà dal 2024 – ma l’UCI ne ha proibito l’utilizzo durante le competizioni.
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